Caro don Giovanni: accennavi alla nostra eclissi dal mondo giovanile, a vantaggio di un sequestro nel mondo senile. Ti mando queste osservazioni, che meriterebbero uno studio accurato, ma la brevità é vantaggiosa perché “concentra”
“Il ripensamento in atto sulle opere, non dovrebbe essere appiattito sul fatto dei DESTINATARI : diventare una congregazione che cura solo la vecchiaia (RSA, Pensionati, Piccoli Cottolengo) oppure torna ai giovani (oratori, scuole….)? Troppo semplificatoria questa bipartizione, pur essendo ovvio che dobbiamo svecchiare la nostra attività per non diventare una congregazione socio-assistenziale. Il dire che si deve trattare di opere “evangelizzatrici” attraverso le opere assistenziali, se teniamo conto del personale che siamo, diventa un principio astratto, volontaristico e non un reale criterio e obiettivo d’azione. Read the rest of this entry »